Fantastica uscita oggi con il gruppo finalmente al completo per una delle pedalate piu' lontane da casa e piu' affascinanti;la scalata al San Gottardo e al semisconosciuto ai piu' Passo Scimfuss.
La giornata si preannuncia bellissima ed è perfetta per un escursione che ci portera' a superare i 2200 mt di altezza.Partiamo di buon mattino per ritrovarci alla stazione di Mendrisio (ore 6,45) da cui muoviamo con destinazione Airolo in Val Leventina,da li incominceremo l'ascesa che ci portera' al Passo del San Gottardo prima e al Passo Scimfuss poi,la giornata è effettivamente bellissima neanche una nuvola in cielo,un buon auspicio per i km e le difficolta' che dovremo affrontare e soprattutto un premio per la levataccia mattutina. Partiamo tutti abbastanza gasati,il bel tempo (finalmente) e il fascino delle mete che ci attendono ci caricano di adrenalina,il fatto poi di essere al completo rende il tutto piu' divertente. Partiamo forte in direzione della Val Tremola,dobbiamo percorrere la vecchia strada che conduceva i viandanti al Passo del San Gottardo,una lunga serie di tornanti su fondo in pave' che ha fatto definire questa salita la 'Roubaix delle Alpi'.La salita è abbastanza dura ma nelle ultime settimane abbiamo affrontato salite anche piu' dure (Monte Bar) per cui pur faticando saliamo tutti abbastanza agevolmente,le pendenze sono circa del 9% con punte del 11%,il paesaggio è veramente molto bello,saliamo accompagnati da una arietta frizzante che ci evita il solito bagno di sudore,arriviamo al Passo tutti relativamente vicini e abbastanza freschi,qualcuno(Ricky64) ha bevuto piu' del previsto e decide di rovinarsi entrando nel bar per una bottiglia di acqua...ne esce alleggerito di 6 euro (sigh).Dopo una piccola sosta per le foto di rito ripartiamo per " destinazione paradiso",il tratto che va dal Passo del San Gottardo al Passo Scimfuss è effettivamente molto bello,baite isolate,strada che prima scende e poi sale per condurci in vetta dove il panorama (una vista spettacolare su tutta la Val Leventina) ci ripaga della fatica fatta per arrivare fin qui.Affrontiamo a questo punto la lunga discesa non prima di avere indossato i caschi che avevamo lasciato legati alle bici per tutta la dura salita.
La prossima meta è l'Alpe di Pontino che raggiungiamo dopo 2 km di divertente discesa (4%). Adesso la discesa è meno ripida,si alterna infatti a lunghi tratti di pianura e addirittura a qualche tratto in salita (per modo di dire),arriviamo così a Orello dove una ripida discesa (15 %) su fondo di terra (poco) battuta ci porta a Pautàn in un turbinio di frenate e scodate.A Pautàn succede che prima,a causa della elevata velocita',non vedo il ponticello sulla destra che ci introduce sulla strada per Cè di Fuori ed è solo il Garmin che mi avverte che stiamo sbagliando strada,poi ritornati sulla retta via ci accorgiamo che il percorso "ufficiale" presenta una salita impedalabile e mentre il 50% del gruppo decide di proseguire la discesa lungo il percorso "unufficial"...io Paolo e Ricky64 eroicamente decidiamo di affrontare il percorso "vero" pur sapendo che ci attendono 4 km durisssimi con una salita del 16% !!! Ma purtroppo per noi si tratta di 4 km non pedalabili che dobbiamo affrontare a spinta, la pendenza unita al fondo sdrucciolevole rende quasi impossibile l'ascesa in sella, la "prova provata"di quanto dico è data dal fatto che anche Paolo, il piu' forte scalatore tra noi,deve alzare bandiera bianca.Dopo esserci sciroppati 3 km a spinta,con i polpacci che bruciano per lo sforzo,finalmente ritroviamo dei tratti pedalabili che ci aiutano a raggiugere Cè di Fuori, da qui inizia una lunga discesa (7%) che ci conduce a Madrano prima e poi ,dopo un leggero strappo in salita,raggiungiamo Airolo punto di partenza e di arrivo di questo splendido tour.
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