lunedì 1 settembre 2008

Airolo - Passo del San Gottardo -Passo Scimfuss



Alla fine siamo riusciti a ritornare ad Airolo per affrontare una delle pedalate piu' belle dal punto di vista panoramico,l'ascesa da Airolo al Passo del San Gottardo attraverso la mitica Tremola e la successiva ascesa al Passo Scimfuss dal quale si gode una stupenda vista su tutta la Val Leventina.
Partenza da Airolo con Superotto,Pier e Anto alle 9,45 circa,la giornata è splendida ed incominciamo l'ascesa che da Airolo fino all'inizio della Tremola resta discretamente impegnativa,Anto è scatenata e ben presto diventa un puntino in lontananza per il sottoscritto.Serriamo le fila proprio ai piedi della Tremola ed iniziamo l'ascesa dividendoci ben presto in 2 coppie con Pier ed Anto che precedono Superotto ed il sottoscritto attardati per poter scattare qualche foto e per una foratura che dopo pochi tornanti mette ko Superotto.Ci ritroviamo al Passo del San Gottardo dove Superotto si rifocilla con un gustosissimo panino wurstel e senape e ripartiamo poco dopo in direzione Scimfuss.L'ascesa è mediamente impegnativa,addolcita dallo splendido panorama che ci accompagna strada facendo,è questo uno dei tratti piu' panoramici in assoluto di tutta la Leventina,la splendida giornata permette una vista stupenda sulle montagne circostanti,mi rammarico solo di non aver scattato piu' foto per una panoramica....la discesa è un mix di asfalto (prima parte) e sterrato,evitiamo la deviazione poco dopo Pautan affrontata lo scorso anno (troppo il tratto a spinta da affrontare),e restiamo sulla strada forestale che ci riporta dopo poco piu' di 4 ore ad Airolo.

lunedì 18 agosto 2008

Biasca 332 mt - Alpe di Geira 1461 mt (Val Piumogna)

Se qualcuno qualche giorno fa mi avesse chiesto dove si trova la Val Piumogna ammetto che non avrei saputo rispondere,ed invece grazie all'invito di Pier e Anto siamo riusciti a scoprire una bellissima valle laterale della Leventina.Ammetto che dopo le pedalate dello scorso anno la Leventina mi è entrata nel cuore,la via degli Alpi,l'ascesa al Ritom e la Val Piora sono luoghi bellissimi ai quali si va ad aggiungere questa ulteriore piccola perla.Partiamo da Biasca pochi minuti dopo le 9 per una uscita che si preannuncia abbastanza impegnativa,Pier mi ha avvertito bonariamente ....'sono piu' di 60 km con un dislivello di circa 1200 mt...ma simpatici...' per cui mi preparo psicologicamente ad una maratona.Con me oltre a Pier e Anto anche Paolo e Superotto,che rimane vittima della prima e fortunatamente unica foratura della giornata dopo solo 3km dalla partenza.Il primo tratto lasciata Biasca ci vede risalire la Val Leventina dapprima lungo una strada asfaltata secondaria che costeggia il Ticino per poi rimetterci subito dopo Giornico lungo la strada cantonale molto piu' trafficata che percorriamo sin quasi a Rodi.In tutta questa prima parte soffro veramente tanto anche se la pendenza non è niente di particolare (sempre o quasi sotto il 10%) le gambe oggi non girano molto,gli altri hanno un ritmo che non riesco a sostenere,mi difendo salendo con il mio passo (lento) e ringrazio chi a turno mi ha fatto un po di compagnia.Lasciata la cantonale facciamo una piccola sosta ed iniziamo la salita vera e propria per la Val Piumogna salendo a Prato Leventina da sove inizia lo sterrato che ci portera' fino quasi a Dalpe,facciamo una sosta in localita' Vidresch prima di ripartire verso Bosco Bello ultima tappa prima di entrare in quell'anfiteatro naturale che costituisce la Val Piumogna.Dopo un divertente ultimo tratto arriviamo alla fattoria Piumogna a 1461 mt dopo 4 h di pedalata (soste comprese), da qui dopo aver mangiato e chiaccherato, ripartiamo per la discesa che seguira' una via alternativa rispetto all'ascesa,infatti lasciata la fattoria attraversiamo il ponte che attraversa il torrente Piumogna e discendiamo attraverso un percorso sterrato e in alcuni punti relativamente tecnico fino a Dalpe da dove inizia un tratto asfaltato abbastanza impegnativo che in salita ci porta poco sopra Gribbio (delizioso paesino) da dove incomincia la lunga discesa su Chironico.Poi rientrati sulla cantonale riscendiamo sino a Biasca per un percorso di poco superiore ai 66 km.

martedì 12 agosto 2008

Kleinboden (600 mt) - Hochfugen (1467 mt)



La piu' leggera tra le escursioni affrontate durante questa settimana nello Zillertal è stata senza dubbio l'ascesa da Kleinboden a Hochfugen (Fugen Alta ndr polo sciistico di Fugen).Affronto per 2 volte questo percorso ,una prima volta con ascesa su strada forestale e discesa su asfalto lungo la strada di collegamento,la seconda volta con ascesa e discesa dalla strada forestale.Il percorso partendo da Kleinboden prevede l'ascesa a Fugenberg su asfalto molto impegnativo ma fortunatamente abbastanza breve ,raggiunta la quale in prossimita' del terzo tornante è possibile prendere la strada forestale che a dx porta a costeggiare il Finsingbach che scorre molto piu' in basso.Questo ulteriore tratto di strada forestale è un fantastico continuum di cascate e ruscelletti che senza pause si incontrano lungo la strada e che vanno ad alimentare le acque del Finsingbach.La strada adesso si fa molto piu' pedalabile rispetto al tratto asfaltato precedente e permette addirittura in alcuni tratti in falsopiano di recuperare energie preziose.Affronto questo percorso senza alcun tipo di riferimento ne dato gps,mi limito nella prima escursione a seguire la segnaletica che incontro lungo il cammino,ho come meta Hochfugen ma non so quanto è distante e soprattutto che tipo di strada dovro' percorrere.Dopo circa 7 km di ascesa affrontati nel tardo pomeriggio (parto verso le 18,15) il sole incomincia a tramontare,fortunatamente incontro un signore in fuoristrada che torna a valle e che mi aggiorna sulla distanza che devo ancora percorrere,mancano circa 5 km ad Hochfugen e la luce sta calando sensibilmente.Dopo poco meno di 3 km di salita la strada finalmente spiana leggermente diventando un ben pedalabile falsopiano,adesso mi trovo nel Finsingrund e il fiume Finsingbach costeggia la strada forestale che sto percorrendo,faccio a tempo ad osservare una aquila che si posa su un grosso pino ed incomincio gli ultimi impegnativi 2 km con la strada che adesso riprende a salire.Dopo un'ora e 5o minuti circa e dopo aver superato un dislivelli di 750 mt circa raggiungo finalmente una semideserta Hochfugen (pochi grandi alberghi quasi tutti chiusi...) il tempo di indossare il casco ed inizio la discesa sulla strada principale dalla quale è possibile godere di una serie di spettacolari viste sullo Zillertal. - Nel corso della seconda uscita ripercorrero' a ritroso la strada forestale divertendomi molto di piu' grazie alla comodissima Cube Ams Pro 100 Louise...

Fugen - Geolsalm (1740 mt)



Seconda escursione nello Zillertal,questa volta la meta si trova dal versante opposto della valle rispetto alla precedente pedalata verso Hansletalm,l'obiettivo in questo caso è uno dei rifugi piu' frequentati sopra Fugen,Geolsalm.Parto di primo pomeriggio dopo una mattinata passata tra uno scroscio d'acqua e l'altro,il tempo sembra effettivamente che stia per rimettersi al bello ed infatti non piovera' piu' per tutto il pomeriggio anche se alla partenza le nuvole basse mi fanno temere un'uscita bagnata.Dopo aver raggiunto la frazione di Pankrazberg in prossimita' della chiesa dedicata a San Pancrazio mi immetto nelle strada principale che conduce ad Hochfugen,incomincia ben presto a far caldo con un timido sole che fa capolino tra i nuvoloni ed il primo su asfalto è abbastanza impegnativo sia per la pendenza mai sotto il 10% ma soprsttutto per il traffico (grossi camion carichi di sabbia)che seppur non intenso mi disturba lungo l'ascesa.
Finalmente terminato questo tratto di percorso ,in prossimita del cartello che indica la deviazione per Kohleralm,incomincio un tratto asfaltato che seppur impegnativo si articola all'interno della pineta ,nei pressi della mittel station della funivia dello Spieljoch la strada diventa sterrata,la classica forestale austriaca, ed il divertimento aumenta sensibilmente.Salgo con meno fatica nel fresco della pineta e con la temperatura che si abbassa mano a mano che salgo,poco dopo i 1000 mt di altitudine le nuvole basse prendono il soprsvvento sul timido sole e diventa per me un'escursione quasi autunnale.Dopo aver superato il bivio che mi permetterebbe di deviare verso Kaunzalm la strada si addolcisce per diventare un divertente falsopiano a pochi km dall'arrivo a Geolsalm che raggiungo avvolta nella nebbia dopo 2 h e 56 min superando una escursione altimetrica di 1034 mt per complessivi 12,73 km.Dopo essermi rifocillato e ben coperto cambio assetto alla Cube e mi preparo per la divertentissima discesa che mi ripotera' a valle dove giungo dopo poco piu' di mezzora per un giro complessivo di 25,33 km per 1037 mt di dislivello complessivo,peccato per la nebbia ma è un giro comunque estremamente bello per il paesaggio sulla valle e per le pinete che si incontrano strada facendo.

domenica 10 agosto 2008

Kleinboden 576 mt (Fugen)-Hansletalm 1616 mt



Sono da solo in questa prima settimana di Agosto nello Zillertal e riesco nonostante tutto a fare qualche bella escursione con la fantastica Cube Ams Pro 100 Louise;la prima di queste escursioni è quella che mi porta nel tardo pomeriggio del 3 Agosto ad affrontare la scalata ad Hansletalm.
Francamente alla partenza non so nemmeno cosa trovero' ad Hansletalm,ho scaricato il percorso da un sito austriaco ma nella fretta degli ultimi giorni prefestivi non ho stampato niente al riguardo,e sulle cartine dei percorsi per bike proposti dalla associazione turistica dello Zillertal tra le decine e decine di percorsi non vi è traccia di questa escursione.Parto da casa (Kleinboden 576mt ) alle 17,30 circa,la giornata è stata splendida ed il cielo è terso,fa caldo ma spero di trovare piu' fresco nelle pinete che trovero' strada facendo,i primi chilometri sono molto faticosi,con la prima parte su asfalto fino oltre ad Hart affrontata bevendo come un cammello,la salita è veramente dura soprattutto nei primi km,quelli che portano dal fondo valle ai 1000 mt con dislivelli di 4/500 mt in 3/4 km,poi la salita diviene mediamente meno dura e piu' pedalabile.Poco dopo Hart lascio la strada principale e mi immetto in una strada che inizialmente pianeggiante mi permette di rifiatare per poi diventare estremamente dura nella sua pendenza,fortunatamente adesso sono finalmente all'ombra e tra pochissime auto salgo fino ad un punto panoramico dal quale si puo' ammirare una splendida vista sulla parte iniziale dello Zillertal.Mi fermo per qualche foto,mangio qualcosa e riparto affrontando un altro duro tratto su asfalto prima di ritrovarmi ai margini di una stupenda pineta da dove la strada diventa meno dura e soprattutto sterrata, per la gioia mia e delle Nobby Nic.Affronto questo tratto convinto di essere ormai vicino alla meta e mi ritrovo in effetti in un punto ancor piu' a monte e ancor piu' panoramico del precedente ma è solo una illusione,infatti il segnale del Garmin mi indica che ad un bivio devo prendere la strada di destra,quella che sale, e non quella di sinistra che dolcemente scende verso valle, per cui altra sostina ,altra megabevuta e mangiata una banana riparto.Incomincio un altro bellissimo tratto su strada forestale (le mie preferite.le strade forestali austriache sono perfette nemmeno un buco....) vengo superato da un paio di fuoristrada che salgono a monte e malgrado la stanchezza che incomincia a farsi sentire mi godo un panorama fantastico,con un tramonto sulle Alpi da favola.A valle è gia' tutto in ombra da almeno mezzora quando io piu' in alto affronto l'ultimo tratto sterrato verso Hansletalm,la bellissima e curatissima strada forestale sale costantemente,ad un tratto uno scoiattolo nero mi trotterella davanti per qualche secondo prima di ritornare nella pineta,avanzo ancora chiedendomi dove stia questa benedetta Hansetalm finche' incontro un ragazzo, che in fuoristrada sta tornando a valle , che mi conferma cio' che speravo e cioe' che dopo qualche curva riusciro' finalmente a vedere la mia meta.Dopo poche centinaia di metri in effetti ecco che mi appare ancora assolata e ancora piu' in alto da dove mi trovo Hansletalm,quattro case e tante mucche all'alpeggio,mi fermo ad ammirare lo strano effetto delle luci del tramonto e riparto divorando letteralmente gli ultimi metri di ascesa.La strada sale gradatamente e sebbene meno mantenuta della forestale affrontata in precedenza è ben pedalabile e ne approfitto.Arrivo dopo 2 h e 44 min ai 1616 mt di Hansletalm dove incontro i contadini che qui passano l'estate con le loro famiglie e le loro mucche,scambio qualche parola con uno di loro (si fa per dire...inglese zero solo tedesco...)riesco solo a confermare che, sono salito in bici da Fugen...lui sorride si complimenta (probabilmente mi da del pirla).Dopo essermi accomiatato mi preparo per la discesa,allaccio il casco e regolato l'ammortizzatore su 115, riparto per casa dove giungero' in circa mezzora di divertente discesa quasi tutta su strada forestale non percorsa durante la salita e con la Cube che da il meglio di se in un continuo di tornanti e dossi che mi riportano a valle quando il sole è ormai tramontato, sono quasi le 21,00 è ormai buio a Kleinboden e dopo una pedalata di 3h e 34 min,giungo alla base per reidratarmi con una fresca e meritata Zillertal weisbier!

domenica 27 luglio 2008

Sormano - Monte San Primo

Per questa pedalata con Superotto decidiamo di affrontare il percorso (xc facile) del Miniraduno edizione 2008 che Super ha gia' affrontato nell'edizione di Maggio ma che per il sottoscritto costituisce una novita' assoluta.Il percorso non molto lungo ma abbastanza impegnativo prevede come prima difficolta' l'ascesa del muro di Sormano dopo pochissimi km,e per un tipo non propriamente filiforme come me non è proprio l'ideale da affrontare a freddo.Appena partiti dal piazzale della chiesa il tempo non è dei migliori,gocciola ed un ciclista che incontriamo dopo pochi metri ci avverte che piu' su tempesta,decido cosi' di indossare la mantellina (errore) e partiamo in direzione muro,che raggiungiamo dopo pochi minuti.Superotto in grande forma parte molto bene e molto bene finira',io complice la mantellina incomincio ben presto a soffrire ma tengo duro sulla salita piu' dura che abbia mai affrontato e quando al rilevamento altimetrico di 1064 mt mi accingo a mettere il piede a terra o a resistere ancora,sento una strana resistenza che mi frena ulteriormente,ho forato :-((( e devo fermarmi (il mio cuore ringrazia..).Prima lezione,se il giorno prima di una uscita noti una perdita di pressione dal pneumatico non accontantarti di rigonfiarlo, e alla mattina ,se lo trovi ben gonfio non rallegrarti pensando che non era bucata, perche' poi alla prima sollecitazione la gomma ti lascia in panne...La foratura avvine poco prima dell'ultimo tratto il piu' impegnativo,raggiungo poco dopo Superotto che mi aspetta alla fine del muro e assieme procediamo alla sostituzione della camera d'aria,mentre della tempesta preannunciataci non c'è traccia l'unica cosa veramente bagnata sono io complice l'effetto serra del mio impermeabilino...Ripartiamo per incomincare lo sterrato in prossimita' del bar posto in cima alla Colma di Sormano e affrontiamo il primo pezzo molto sconnesso per poi trovare un bel pezzo in falso piano su un terreno molto ben pedalabile.Alla fine della bosco appena raggiunti i pascoli incomincia la salita vera e propria che porta in vetta al San Primo,qui il terreno è molto dissestato e alla fatica della salita si aggiunge anche la difficolta' della guida tra sassi , scoli delle acque,ed escrementi animali (un po troppi fino in cima al San Primo).Lungo questa parte del percorso Superotto preoccupato mi fa notare una perdita di pressione del pneumatico appena sostituito ed infatti poche pedalate dopo,mentre affronto un passaggio ripido e tecnico e mi alzo sui pedali la valvola della camera d'aria esala l'ultimo respiro condannandomi alla seconda foratura di giornata!! Ripariamo dopo un attimo di panico dettato dal simultaneo non funzionamento delle 2 pompette (allarme rientrato) e incominciamo a recitare un rosario con la speranza di non bucare piu' (non abbiamo piu' camere d'aria....).Dopo poco il terreno diviene meno impervio,quasi un tappeto verde che sebbene in salita percorriamo con piacere fino all'ultimo punto ciclabile a poche centinaia di mt dalla vetta da qui in poi su a spinta fino alla croce commemorativa.Scattiamo qualche foto dopo aver mangiato qualcosa e ripartiamo per la discesa che raggiunta la Bocchetta di Terrabiotta dovrebbe permetterci di raggiungere l' Alpe Spessola ma arrivati in prossimita' della Bocchetta mi ritrovo con il pneumatico a terra per la terza volta!!! Questa volta l'esame autoptico sui resti della camera d'aria fa pensare ad una pizzicata per i due forellini simmetrici che vengono rinvenuti !Sono a piedi non abbiamo piu' camere d'aria e sono costretto a scendere con la Cube di Superotto per recuperare l'auto,ci ritroveremo alla colma di Sormano dopo circa tre quarti d'ora.....

sabato 19 luglio 2008

Val Maggia - Lago Naret

Ci sono uscite destinate a restare nella memoria del biker per molto tempo,l'ascesa al Ritom e Lucomagno,lo Scimfuss, l'ascesa alla Stilluptal sono ancora tra le piu' belle pedalate degli ultimi anni,l'ascesa al Lago Naret sale oggi sul podio delle mie preferite,la lunghezza, il dislivello, unite ad un panorama unico fanno di questa escursione qualcosa di speciale.Partiamo 4 km circa poco dopo Bignasco per recuperare un po' del ritardo accumulato per raggiungere la valle,con me Superotto e Lambo. Nei primi km si sale senza faticare eccessivamente fino a Peccia da dove la strada incomincia ad inerpicarsi lungo i fianchi della montagna,in questa fase il caldo e le difficolta' trovate nel trovare il giusto assetto della mia nuova Cube Ams Pro Louise mi fanno perdere contatto con Superotto e Lambo che scatenati mi lasciano presto alle loro spalle,soffro fino a Fusio poi ,fortunatamente, al limitare del lago del Sambuco ci fermiamo per una sosta per me salutare visto che riesco finalmente a trovare la giusta altezza della sella e soprattutto regolo un po' meglio il nuovo xt che mi ha fato penare fino a li.Mentre Superotto e Lambo si rifocillano con un toast ripieno io mi limito alle barrette, la banana ,e sopratutto la Red Bull che mi mettera' effettivamente le ali nei km successivi.Dopo aver costeggiato il delizioso Lago del Sambuco la strada incomincia ad inerpicarsi in modo violento,soffriamo ma riusciamo a raggiungere un tratto in falsopiano fino ad una fattoria popolata da mandrie di bovini e gruppi di capre,da li in poi inizia il durissimo tratto di circa 2 km con pendenze superiori al 12%,con picchi che superano abbondantemente il 15% e stranamente, dopo aver sofferto in tutta la fase iniziale, mi sento molto bene lasciando alle spalle i miei compagni di avventura con Superotto ai fianchi di uno stanco Lambo.La strada adesso stretta e ripida lascia quantomeno respirare ma la fatica incomincia a farsi sentire e mentre io devo rallentare causa un fastidioso principio di crampi alla coscia sx,il buon Lambo decide di ritirarsi e salutato Superotto ritorna a valle.Il ritiro di Lambo avviene poco prima di incontrare il primo dei laghetti alpini che si trovano tra il Lago del Sambuco(artificiale) e il Lago Naret(artificiale),da qui la strada sale ancora impietosa mettendoci a dura prova,le energie si stanno esaurendo ma fortunatamente la meta è sempre piu' vicina,scatto qualche foto e vengo raggiunto da Superotto a poco piu' di un km dalla vetta,proseguiamo assieme nell'ultima impegnativa ascesa per ritrovarci ai fianchi di una delle due dighe che racchiudono le acque del Naret.Adesso siamo a 2311 mt e abbiamo percorso poco piu' di 28 km con una ascesa di 1541 mt in circa 4 ore e 20 compresa la sosta ,la soddisfazione è veramente tanta,abbiamo raggiunto una delle mete piu' dure affrontate negli ultimi tempi,scattiamo qualche foto dopo esserci cambiati e ripartiamo per la lunga discesa verso valle.